Insediamento che presenta stratificazioni di epoche successive, a partire probabilmente da una originaria fase etrusca fino ad interventi di età medievale e rinascimentale. Si nota qua e là il riutilizzo di elementi architettonici di spoglio. Interessante sarebbe sulla controversa interpretazione toponomastica di Pianiano, derivante secondo alcuni da Planum Dianae, che suggerirebbe un tempio dedicato a Diana, oppure da un Planum Iani, che sottintende una dedica a Giano, più verosimile, anche perché di più diretta derivazione.
La storia documentabile di Pianiano è molto simile a quella di Cellere, con la quale confina. A partire dal 1223 entrambi gli insediamenti sono alleati di Tuscania, e a partire dal 1400 vengono inglobati sotto i domini della famiglia Farnese. Intorno al 1600 il paese, a causa della malaria, si spopolò, fino a rimanere abbandonato a metà del Settecento. Fu ripopolato, grazie alla politica di Benedetto XIV, da immigrati di provenienza albanese.
Visitato da molti turisti, oggi a Pianiano si svolgono interessanti iniziative culturali e promozionali.